LOTTA ALLA PROCESSIONARIA

LA PROCESSIONARIA DEL PINO:
METODI DI INTERVENTO
La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto dell’ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae. Deve il suo nome alla caratteristica abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di “processione”. È uno degli insetti più distruttivi per le foreste, ma può anche causare gravi problemi all’uomo e agli animali, come shock anafillatico, reazioni urticanti, eruzione cutanea e prurito, congiuntivite e problemi respiratori.
La pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è facile trovarne anche presso larici e cedri.
DISTRUZIONE MECCANICA DEI NIDI
La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria.
Tale operazione viene svolta solitamente in inverno, prima che le larve siano uscite dal nido, con l’ausilio di scale o cesto aereo.
Tale intervento va effettuato con abbigliamento idoneo e con tecniche apposite, per evitare il contatto con i peli urticanti.
LOTTA MICROBIOLOGICA
Consiste nell’impiego dell’insettcida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk).
Il Bacillus thuringiensis è un batterio che, colpita una processionaria, paralizza la larva danneggiandone i centri nervosi. L’insetticida viene irrorato tramite un atomizzatore.
ENDOTERAPIA
Per endoterapia si intende il trattamento fitosanitario eseguito attraverso l’immissione di sostanze insetticide e/o fungicide direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta.
Attraverso il flusso traspiratorio la soluzione viene poi traslocata all’intera chioma dove esplica azione di protezione contro i patogeni per tutta la stagione.